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Puglia, Basilicata e Calabria: il romanticismo del Sud!

A Marzo abbiamo pubblicato un post nel quale eravamo orgogliosi del servizio giornalistico pubblicato sulla nota rivista di viaggi tedesca Geo Saison (vedi link “Italien, die romantik des suden”). Avevamo visto la versione ridotta online ed eravamo fieri nel vedere delle splendide foto di Nardò, Porto Selvaggio, Santa Maria al Bagno e Santa Caterina facessero da cornice al servizio. Avendo allertato amici e conoscenti all’estero, che in questi giorni sono qui in vacanza, siamo riusciti ad avere una copia cartacea del magazine… che dire?

Lo stupore è ancora maggiore nel vedere altre foto e nel leggere quanto ha scritto l’autore del servizio Andreas Weber, giornalista tedesco, che ormai da 2 anni vive a Genova. Riportiamo qui di seguito un riassunto tradotto in Italiano dalla Sig.ra Maria Galeone-Emmenegger, che ringraziamo per l’attenzione prestata.

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ATTORNIATI DA TRE MARI

Pag.32/33) Mondo di acquarelli: i muri di frangionde fanno sì che i cittadini di Santa Maria al Bagno e il mare rimangano buoni amici. Siano le spiagge adriatiche, ioniche o tirreniche, il profondo sud dell’Italia sta bene. Acque turchesi bagnano la sabbia bianca, torri fortificate e paesi di pescatori decadenti, ma pieno di charme, testimoniano orgogliosi la storia. La gente invita dei „quasi-stranieri“ a festini. Il nostro autore viaggiava sempre lungo la costa – e si innamorò di una striscia di terra amabilmente imperfetta.

Pag.36/37) Design al massimo: il „caffè italiano“ a Taranto e il suo pubblico. Chi getta l’ancora a Gallipoli, a due passi si trova nel centro antico (più di 2200 anni). I ricci di mare freschi sono considerati una delizia dagli italiani del sud. Il fruttivendolo Antonio Caiffa davanti al Palazzo Senape de Pace in Gallipoli. I cadetti di una scuola di sott’ufficiali si sono fatti belli per la passeggiata nella via d’Acquino, strada di shopping a Taranto.

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Pag.38/39) La Torre dell’Alto dal 1569 protegge la costa vicino a Gallipoli. Nei bar e nelle chiese di barocco sulla piazza Salandra di Nardò, il tempo non sembra scorrere.

Pag.49) Un capolavoro: la facciata della cattedrale di Sant’Agata in Gallipoli.

Pag.50/51) Rocce, baie, macchia: Molti sentieri conducono attraverso il parco naturale di Porto Selvaggio, di Nardò, alla costa ionica. „Forse non avrei dovuto provare i ricci di mare, ieri a Gallipoli. Forse non avrei dovuto parlare con Antonio, che sotto un ombrellone, al porto, aspetta clienti. Il 50enne faceva il palombaro in Dubai, Singapore, Melbourne – finché non ebbe un incidente di decompressione. Egli affitta il suo gommone – permesso non richiesto. Se succede qualcosa, basta chiamare Antonio con il cellulare. „Col mare non si scherza“, dice. Ciò  viene chiamata „Intelligenza“ qui nell’Italia del sud, ossia: Le leggi non valgono. Ognuno sta attento un po’ per l’altro. In ogni caso, ora cerco la mia macchina. In qualche posto sul porto l’avevo parcheggiata, prima di provare i ricci. Sarà caduta in acqua? Rubata? Ieri qui c’era una massa scintillante di veicoli, figure gesticolanti deviavano le macchine gridando al porto, attraverso funi e casse di pesce fino al muro del molo. Caso mai, pensavo, il mio oste spiegherà tutto alla  polizia come la prima sera quando erroneamente sono capitato con la mia macchina nella città vecchia chiusa al traffico.“ (Poi l’autore trova la sua piccola auto nera tutto dentro al molo, dietro mucchi di reti che i pescatori hanno messo là, con sotto il tergicristallo la multa della Capitaneria di Porto…) Si sente già mezzo italiano perché da un paio di anni possiede un appartamentino nei pressi di Genova. Non è comunque mai stato a sud di Roma. Il nord dell’Italia gli sembra un paese ordinato, dove molti posti somigliano a dei design-studios e dove i quartieri vecchi sono stati cambiati in zone per pedoni. Nei posti balneari si paga il ticket per il parking e uno per la sedia a sdraio.

Il sud però è il grande sconosciuto che non guarda verso la Francia o la Spagna, ma verso il sud-est – quindi direzione Balcani, Albania, Nordafrica, che sono conosciuti per le costruzioni edili illegali, per i boss della mafia. „Il mio viaggio di avventura nel Mezzogiorno va dal est della Puglia – assai chic fin giù alla punta calabrese, vicino alla Sicilia. Più di 700 km, sempre lungomare, che cambia a chiamarsi Adria, Ionio, Tirreno.“ Gli piacciono i luoghi mezzo addormentati che attraversa in macchina, gli uliveti, la verdura, la frutta. La gente che lo fa sentire un membro di famiglia. In nessun posto si è sentito così presto come a casa sua. „Nulla è perfetto, nulla è integro, ma niente manca, tutto sembra bene. Gli italiani del sud riescono senz’altro a tramandarti questa sensazione. Arrivato a Rossano, dove mi fermo per la notte in una masseria fortificata piuttosto decadente, mangio da re. Una cena da festa. Il giorno dopo sono di nuovo invitato, al pranzone presso gente che non ho mai visto. Un giovane filosofo, Remo, che ho conosciuto tempo fa ad un congresso, mi ha detto che sua madre ama cucinare … Sulla mia strada attraverso il sud incontro sempre nuovamente gente di un cuore così grande.“

 

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