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Cavalcata storica e fiera dell’incoronata

 

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Un evento imprendibile che, nei giorni del 3 e del 4 Agosto, riporta la cittadina di Nardò indietro nel tempo di qualche secolo.

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CENNI STORICI della CAVALCATA e della FIERA dell’INCORONATA di NARDO’

Per la gestione della Fiera da parte del vescovo veniva investito un canonico, designato dagli stessi canonici della Cattedrale, come Magister Nundinarum o Mastro (Maestro) Mercato per nove giorni, la cui giurisdizione aveva la durata di otto giorni consecutivi, a partire dal primo sabato di agosto, e riguardava qualsiasi attività cittadina sia civile che religiosa.

Non si conosce l’anno di riconoscimento di tale magistratura all’Università di Nardò, né si può affermare che ci sia stata sempre continuità della Fiera.

Il primo elemento storico è dato dal privilegio regio concesso da re Ludovico nel 1397, riguardante, appunto, la franchigia per otto giorni della festività e della fiera, che si svolgevano nei pressi della chiesa della Carità, fuori Porta S. Paolo (attuale piazza Osanna), indicata anche, nella tradizione popolare, come porta dei mercanti.

 Il rapporto con questa chiesa, come vedremo, continuò anche quando la Fiera venne trasferita vicino alla chiesa dell’Incoronata, subito dopo la sua costruzione.

Se, poi, la Fiera non aveva alcuna caratteristica peculiare e la vendita era in generale quella che avvenivain altri mercati, del tutto particolare e suggestiva erano la cerimonia dell’investitura del Mastro Mercato e i cortei, che si snodavano per la città.

Pur essendoci una documentazione più o meno estesa a partire dal 1509 fino al 1787, per avere un’idea organica bisogna riferirsi alla Visita pastorale del 1719 del vescovo Antonio Sanfelice (1708-1736). In questa è riportata integralmente una lettera-relazione scritta nel 1638 dal canonico Cosimo Mega al vescovo Fabio Chigi (1635-1652).

Ebbene il Mega così ne descrive la cerimonia.

Verso l’ora vigesima secunda (ore 18,00) del primo sabato del mese di agosto, vigilia della festa della Madonna dell’Incoronata, il Camerlengo, accompagnato dal Sindaco dei nobili, dal Sindaco del popolo, da molti nobili e da gran parte del popolo, si reca dal Palazzo di Città (l’attuale ex Pretura) presso il Palazzo vescovile inter sonos tympanorum (tamburi), tuberum (trombe) et explosiones schopetarum (armi da fuoco) della milizia cittadina.

Il vescovo, con il Capitolo e il clero in abito scuro, scende dal palazzo e si reca accompagnato da tutti in Cattedrale, mentre continua la musica e iniziano ad esibirsi i giocolieri di bandiere.

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In chiesa il corteo è accolto con il suono dell’organo, che continua anche durante la cerimonia di investitura. Il vescovo, preso posto sul trono, consegna agli incaricati, che stanno in ginocchio davanti a lui, i tre vessilli, dopo averli benedetti: quello della Città, quello dei Duca Acquaviva e quello del Re, da esporsi nella piazza principale (attuale piazza Salandra).

(A tal proposito il Tafuri specifica che il vescovo consegnava il vessillo del Re, di colore rosso vivo, al Sindaco dei nobili; il vessillo del Duca, di colore celeste, al Camerlengo; il vessillo della Città, di colore violetto, al Sindaco del popolo).

Quindi il vescovo consegna il baculum, lo scettro, al canonico, cioè l’ electus Magister Nunclinartun.

Questi, a sua volta, consegna il suo Editto, da essere affisso nella piazza, con il quale dà le disposizioni circa il comportamento dei cittadini e dei venditori durante gli otto giorni di fiera.

Inizia LA CAVALCATA, cioè il corteo con tutti i partecipanti a cavallo verso la chiesa dell’Incoronata nel seguente ordine: la milizia, i due Sindaci, il Camerlengo, i nobili, il popolo e, quindi, il Mastro Mercato, accompagnato da uomini a piedi e in mezzo a canonici e clero, in fila per due o per tre.

Arrivati presso la chiesa, il corteo sosta in preghiera per circiter dimidia noctis (per mezz’ora della sera), per poi ritornare nello stesso ordine in città, recandosi in piazza, dove vengono deposti i tre vessilli.

Nei giorni successivi il Mastro Mercato esercita la sua magistratura.

Nell’ottavo giorno – in realtà nono giorno, a partire dal sabato sera – sosta in Cattedrale insieme al Capitolo e al clero, finché le autorità civili, a piedi, non vanno per accompagnarlo in piazza, da dove, presi i vessilli, si recano, sempre a piedi, ma nell’ordine dei cortei precedenti, presso la chiesa della Madonna della Carità. Recitate le preghiere, cominciano le esplosioni dei colpi d’arma, i suoni dei tamburi e delle trombe, e il suono delle campane.

Quindi il corteo ritorna in Cattedrale, dove ad attendere c’è il vescovo, che riceve i vessilli e il baculum.

Con ogni probabilità, almeno in quanto è attestato in un documento proprio del 1787, pur risultando ancora in vigore l’istituto del Mastro Mercato, la funzione di giudice nelle controversie dei laici doveva essere per ordini reali un secolare, chiamato Assessore o semplicemente Giudice, sempre, però, designato dai canonici.

Da ciò si può evincere che la giurisdizione non era più ad esclusivo appannaggio del clero.

Successivamente, dopo un lungo periodo di totale abbandono, durante il quale, però, sono rimaste usanze civili, quali la definizione dei matrimoni (dote, data della celebrazione, ecc.), il rinnovo dei fitti delle case, l’inizio della villeggiatura, agli inizi del ‘900 riprende e si svolge fino agli anni ’50 la tradizionale Fiera.

 

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Programma sabato 3 Agosto

 

ORE 18,00 Piazza Cesare Battisti – Palazzo di Città

– Arrivo dei rappresentanti dei pittagi con i propri vessilli presso il Castello

– Omaggio al Duca

– Presentazione dei figuranti

– Partenza del corteo storico verso piazza Salandra

 

ORE 18,30 Piazza Salandra

– Arrivo del corteo storico e posizionamento dei figuranti

– Presentazione della Cavalcata storica e Fiera dell’Incoronata

– Arrivo del Vescovo con canonici e clero

– Investitura del Magister Nundinarum

– Benedizione dei vessilli

– Partenza del corteo storico

 

ORE 19,30 Piazza Umberto

– Inserimento dei Cavalieri

– Proseguimento del corteo storico con esibizioni (piazza Osanna, piazza Mazzini e piazza Diaz)

 

ORE 21,00 Piazzale Chiesa dell’Incoronata

– Lettura dell’Editto di apertura della Fiera

– Apertura della Fiera con prodotti tipici (nella zona storica)

– Visita della chiesa dell’Incoronata

– Spettacolo con Sbandieratori, Giullari, Danzatori e Artisti di strada.

 

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Programma sabato 4 Agosto

 

ORE 18,30 Piazzale chiesa dell’Incoronata

– Preghiera di ringraziamento alla Madonna dell’Incoronata

– Partenza del corteo storico per piazza Salandra

 

ORE 20,00 Piazza Salandra

– Arrivo del corteo storico e posizionamento dei figuranti

– Indizione del Palio dei Pittagi e convocazione dei partecipanti

– Svolgimento dei giochi: Corsa delle tre gambe – Corsa nei sacchi – Lancio degli anelli

– Assegnazione del Vessillo al Pittagio vincitore

– Lettura dell’Editto di chiusura della Cavalcata storica e Fiera dell’Incoronata

– Lettura dell’Editto di inizio dei Neritonensi Ludi

con

Sbandieratori – Giullari

Musici Rinascimentali – Danzatori

Artisti di Strada – Falconiere

Figuranti

in

piazza Salandra,

piazza S.Domenico, piazza Pio XI,

piazzetta Teatro Comunale,

Piazza delle Erbe.

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